ALCAMO

Ha un patrimonio artistico-monumentale notevole: il Castello dei Conti di Modica; il Castello di Calatubo; la chiesa barocca dei SS. Paolo e Bartolomeo che custodisce la tavola della Madonna del Miele del XV sec.

La chiesa della Badia Nuova della metà del 700 con belle statue in stucco di Giacomo Serpotta; la chiesetta di San Tommaso del 1400; la Chiesa Madre, che custodisce affreschi del Borremans e del Gagini.

La fama di Alcamo, in tutta Italia, è legata al nome di Ciullo o Cielo d'Alcamo ed alla sua canzone di 32 strofe, Rosa fresca aulentissima, che costituisce uno dei più antichi documenti della lingua e della letteratura italiana, creata nell'ambito della scuola poetica siciliana di Federico II.

Questa cittadina di origine araba merita una visita anche e soprattutto per i rinomati vini che riesce a produrre.

Terra di antica civiltà viticola, Alcamo già nell'ottocento era rinomata per il pregio dei suoi vini. I primi documenti che attestano la coltivazione della vite nelle zone del Bianco Alcamo, risalgono al 1367, ma certamente l'attività vinicola era presente da molto tempo prima.

Il rinnovamento della vitinicoltura di questa zona della Sicilia ha portato alla produzione dei vini bianchi tipici dal sapore asciutto freschi fruttate con sentore dell'uva di origine che si abbinano con tutti i pasti a base di pesce e formaggi a pasta tenera.

Negli ultimi anni la produzione del territorio si  arricchita con le cultivar a bacca nera producendo dei vini rossi di notevole spessore qualitativo.

 

CASTELLAMMARE DEL GOLFO

Il nome della città trae origine dal Castello a mare, un possente fortilizio costruito dagli aragonesi sui resti di un'antica fortezza di origine araba, poi rimaneggiato dai normanni e svevi.

Nel periodo aragonese fù terra baronale e divenne importante polo commerciale legato all'esportazione del grano. Ulteriore sviluppo di Castellammare è da riferirsi al periodo che va dal 600 all'800, quando la città ebbe un crescente sviluppo economico e urbanistico.

Ed è a questo periodo che appartengono i maggiori monumenti di interesse artistico: la Chiesa Madre, la Chiesa del Purgatorio, il Complesso conventuale dei Padri Crociferi con l'annessa chiesa sconsacrata di S. M. degli Agonizzanti